Quanto costa aprire una pizzeria d’asporto?

Quanto costa aprire una pizzeria d’asporto?

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Aprire una pizzeria d’asporto non è un’impresa semplice come sembra. Al contrario, è fondamentale conoscere benissimo il settore e sapere come agire per raggiungere risultati ottimali. Quanto costa aprire una pizzeria d’asporto? Gli elementi da prendere in considerazione sono numerosi e vanno valutati prima di iniziare a costruire il business per poterlo rendere vincente.

Perché aprire una pizzeria d’asporto

Perché aprire una pizzeria d’asporto? Questo format di locale è fra i più redditizi e non passa davvero mai di moda. Parliamo infatti di una tipologia di cibo che presenta moltissimi vantaggi, ma anche di un’attività che viene considerata artigiana, quindi meno soggetta alla burocrazia della classica “pizzeria con i posti a sedere”.

Non solo: le possibilità di attirare la clientela sono moltiplicate. Non solo: la pizza da asporto è uno street food nazionale e internazionale con un target piuttosto trasversale che va dai giovani agli anziani, dai bambini agli adulti. Chiunque infatti si trova, durante la settimana, a dover ordinare della pizza d’asporto per cena o per pranzo, regalando così un pasto delizioso a tutta la famiglia.

Come aprire una pizzeria d’asporto

Aprire una pizzeria d’asporto richiede alcuni regolamenti e operazioni da mettere in atto. Poiché si tratta di un’attività artigianali, la pizzeria d’asporto, ad esempio, non deve per forza dotarsi di un bagno dedicato ai clienti. Non solo: non necessità nemmeno degli elementi che sono tipici dell’ospitalità. Ovviamente questo accade solo se l’asporto non è un’attività marginale.

Cosa serve per aprire questo locale? Prima di tutto un’autorizzazione del Comune in cui si trova. Il rilascio ovviamente è legato ai requisiti igienici e sanitari che sono stabiliti dai veri regolamenti comunali e vengono verificati dall’ASL. Sono quattro le aree che compongono una pizzeria d’asporto: il locale, un laboratorio in cui viene cotta la pizza e preparata, un servizio igienico dedicato al personale e un magazzino.

Per aprire l’attività la prima cosa da fare è realizzare un progetto con l’aiuto di un perito, indicando piante, spazi e menù. Il progetto poi viene trasferito all’ASL e viene sottoposto al parere preventivo dell’ASL. Si presenta poi la DIA e viene aperto il locale. Il proprietario inoltre dovrà essere iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane alla Camera di Commercio. Serviranno poi una Partita IVA, i requisti professionali e morali, e conoscenze in ambio HACCP e Sicurezza sul Lavoro.

I costi della pizzeria d’asporto

Dopo aver rispettato tutti i regolamenti comunali che cambiano da una zona all’altra, andranno presi in considerazione i costi per aprire una pizzeria d’asporto. Esistono infatti delle spese che il ristoratore si troverà ad affrontare, a partire dalle attrezzature, la più importante delle quali è il forno.

Senza ombra di dubbio il forno rappresenta il cuore del locale e sono tantissimi i clienti che scelgono di andare o meno in una pizzeria proprio in base alla tipologia di forno. Il sistema di alimentazione è quello che viene notato di più dai clienti. Bisognerà dunque scegliere fra gas, elettricità e legno.

A questi costi si aggiungono quelli di altre attrezzature per la pizzeria d’asporto. Prima di tutto l’impastatrice che serve a rendere il lavoro ancora più veloce e ottimale. Solitamente si punta su quella a spirale che aiuta moltissimo il lavoro. Non può poi mancare il frigo professionale realizzato in acciaio che può variare per potenza e dimensioni. I costi variano in base agli armadi frigo e all’interno di un locale di questo tipo ne servono almeno due.

Infine ricordiamo che serve spazio per creare un’attività di ristorazione di questo tipo. Sia per preparare l’impasto che per condirlo e lavorarlo, oltre che un punto d’attesa per i clienti che arrivano ad acquistare la pizza.

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