La biografia di Sandro Botticelli

La biografia di Sandro Botticelli

Uno degli artisti più significativi del ‘400 è stato Sandro Botticelli del quale, andremo a scoprire la vita.

La nascita e i primi anni

Nato a Firenze nel 1445 da una umile famiglia di cui il padre è un semplice conciatore di pelli, il piccolo Sandro vive una difficile infanzia a causa di alcuni problemi di salute. Cosa questa, che lo porterà a formarsi un carattere tutt’altro che estroverso. Frequenta la bottega di un suo fratello orefice apprendendo i rudimenti della vita e trascorrendo i suoi primi anni.

L’apprendistato

Non ancora ventenne, Sandro Botticelli entra come apprendista alla bottega di Filippo Lippi, come si usava all’epoca, imparando molti elementi che saranno ricorrenti nelle sue opere future.

Subito dopo l’artista inizia a realizzare lavori di una certa importanza che testimoniano l’influenza che il suo maestro Lippi ebbe su di lui come la Madonna col Bambino degli Innocenti, la Madonna col Bambino e un Angelo e la Madonna col Bambino e due Angeli.

Smesso di seguire il Lippi partito per Spoleto, Botticelli viene influenzato dagli stili del Verrocchio e del Pollaiolo, come si evince nelle opere Madonna in gloria di serafini, Madonna del Roseto e Madonna col Bambino e due Angeli. Nello stesso periodo dipinge Madonna dell’Eucarestia, Ritratto di Esmeralda Brandini e Madonna della Loggia.

La vita di Botticelli

Morto il suo maestro Filippo Lippi, Sandro continua a lavorare a Firenze ma non più in bottega bensì in casa non potendosi permettere una bottega propria, fin quando non gli viene assegnato il compito di creare una spalliera allegorica. L’incarico gli viene conferito dal Tribunale della Mercanzia ed è una grande occasione per l’artista anche se questa sarà solo una piccola parte di un lavoro più grande commissionato al Pollaiolo. Nonostante sia solamente un piccolo intervento, il suo stile viene molto apprezzato tanto che il committente vorrebbe togliere al Pollaiolo il resto del lavoro per assegnarlo al Botticelli ma tutto resterà come inizialmente programmato.

Botticelli si iscrive alla confraternita degli artisti della città, la Compagnia di San Luca e nello stesso periodo realizza l’importante opera San Sebastiano in stile neoplatonico che, verso la fine del XV secolo sta guadagnando fama come scuola di pensiero.

L’apprezzamento della famiglia de’Medici

I lavori di Botticelli vengono notati dai Medici che lo fanno entrare nello loro grazie ottenendo una crescita del proprio prestigio. In questa fase realizza l’Adorazione dei Magi, Ritratto d’uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio, Ritratto di Giuliano de’ Medici, l’Annunciazione di San Martino alla Scala, Sant’Agostino nello studio.

La Cappella Sistina

Attraverso i Medici, Botticelli viene convocato insieme ad altri artisti, per dipingere alcune scene della Cappella Sistina dove realizzerà gli affreschi Prove di Mosè, la Punizione dei Ribelli e Prove di Cristo prima di rientrare a Firenze per la morte del padre.

A Firenze

Botticelli decide di non tornare a Roma concentrandosi su nuovi lavori commissionati come le storie di Nastagio degli Onesti, la decorazione della villa di Spetaletto, la Primavera, la Madonna del Magnificat, Pallade e il Centauro, la Nascita di Venere, la Madonna della melagrana, Venere e le tre grazie e altri ancora.

Gli ultimi anni e il declino

Scomparso Lorenzo de’ Medici e arrivato il Savonarola, il Botticelli cambia profondamente il suo stile pittorico abbandonando quello che lo aveva caratterizzato fino ad allora. Nascono opere come la Calunnia, la Madonna Bardi, la Pala di S. Marco, l’Annunciazione di Cestello, la crocifissione mistica e il Compianto sul Cristo morto. Nell’ultima frazione di vita, dipinge le Storie di Virginia e l’Ultimo miracolo e morte di san Zenobi.

Muore nel 1510 venendo sepolto a Firenze nella chiesa di Ognissanti.

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